Info Radiazioni
25 Marzo 2019
LA RADIAZIONE NATURALE IONIZZANTE PROVENIENTE DAL SOTTOSUOLO E’
CANCEROGENA? |
La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha classificato le
radiazioni ionizzanti, anche quelle naturali di tipo gamma provenienti dal sottosuolo, come sicuramente cancerogene per l’Uomo (Gruppo 1), indipendentemente dalla quantità di energia rilasciata e dal potere di penetrazione. |
STRALCI DI RIFERIMENTO SULLE RADIAZIONI GAMMA PRESENTI NEL CORPO UMANO |
Rif. Normative Svizzere “Fonti Naturali” di radioattività.
Il Potassio 40 (K40) è presente in proporzioni definite all’interno del corpo. A causa della sua radioattività il Potassio 40 emette continuamente segnali gamma che possono essere captati da macchinari opportuni. Rif. Tratto da stralcio sulla “radioattività naturale” da parte dell’ INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Un altro protagonista della radioattività naturale è il Potassio-40, che è presente nel nostro corpo e in generale nella materia biologica, nei cibi, nella crosta terrestre e nell’acqua di mare. Per esempio, in un corpo umano si hanno circa 5000 decadimenti di Potassio-40 al secondo. La radioattività, inoltre, è responsabile del calore interno della Terra”. Rif. Tratto da stralcio su “ fonti di radioattività” di Wikipedia “La radioattività presente nell’ambiente può essere di natura sia artificiale che naturale: il contributo principale alla dose assorbita annualmente da ciascun individuo deriva dalla radioattività naturale, che è responsabile di circa l’80% della dose totale. Di questa, circa il 30% è dovuta al potassio…Il Potassio-40 è responsabile di quasi tutta la radioattività naturale presente all’interno del corpo umano”. Washington Post (29 Giugno 2005): Risultati di una ricerca a lungo termine (dal 1990 Al 2005) sull’effetto delle radiazioni ionizzanti sull’uomo. Risulta una pericolosità delle radiazioni anche a piccole dosi, fino ad oggi sottostimata, che porta alla preoccupante affermazione che: “Non esiste un livello “sicuro” di radiazioni; anche basse dosi di esposizione ai raggi possono danneggiare il DNA. National Academy of Science (l’Accademia è una organizzazione privata incaricata dal governo U.S.A. di informare il Governo in materia scientifica). «Ogni piccola dose di radiazione pone un rischio di generare il cancro su una persona durante tutto l’arco della sua vita, e contraddice le precedenti affermazioni di alcuni scienziati che dicevano che piccole dosi sono innocue e persino benefiche. Non esiste una soglia di esposizione sotto la quale bassi livelli di radiazione possano essere dimostrati innocui o benefici». Bibliografia di riferimento: BEIR VII: Health risks from exposure to low levels of ionizing radiation. The National Academies. Report in Brief: Giugno 2005. Rif. ARPA VENETO (ARPAV) _«Gli effetti cronici sono tardivi e provocati da un’ esposizione continua e permanente di piccole dosi di radiazioni ionizzanti con elevato accumulo delle stesse. Comportano un accorciamento dell’aspettativa di vita e un’ alta probabilità di ammalarsi di tumori soprattutto del sangue (leucemie) e delle ossa (osteosarcoma) che possono manifestarsi già a due anni dall’esposizione. _Statisticamente frequenti sono i tumori alla mammella, alla tiroide, al polmone e alla pelle, che insorgono dopo un periodo di latenza più lungo, superiore ai 5 anni. Non è stata dimostrata ad oggi un’evidenza che le radiazioni ionizzanti possano indurre leucemia linfatica cronica, linfoma di Hodgkin e carcinoma del collo uterino. Si possono avere anche danni cronici localizzati che colpiscono la pelle (radiodermite) o l’occhio (cataratta).». Prof. G. Galli – Direttore Emerito Istituto Medicina Nucleare Università Cattolica del Sacro Cuore Roma IL DANNO DA RADIAZIONI «La dottrina più diffusa ed ufficiale è quella sostenuta dall’autorevole INTERNATIONAL COMMISSION ON RADIOLOGICAL PROTECTION (ICRP), che ispira la legislazione protezionistica di tutto il mondo. Una “soglia” non esiste: anche un solo evento (per esempio un fotone od una particella che determini una rottura di entrambi i filamenti che formano l’elica del DNA) può essere sufficiente a dare inizio ad un tumore maligno o ad una alterazione genetica ereditaria». Annotazione del dott. Nicola Limardo: Dal radon (in gas) si origina una componente molto pericolosa per l’organismo umano (Polonio) ma, non bisogna dimenticare che a sua volta si origina il Piombo radioattivo (214Pb) che ha un tempo di dimezzamento di 26,8 minuti ed è un componente sia”beta” che “gamma”: questo è un vero pericolo per l’Uomo sia perché è un radionuclide “gamma” (capacità di penetrare anche il cemento armato), sia perché il “tempo di dimezzamento” è più che sufficiente per generare un rischio per la salute. Inoltre, il successivo decadimento del Piombo-214 presenta anch’esso la caratteristica di essere di tipo “beta” e “gamma”: esso è il Bismuto-214 (214Bi), il cui tempo di dimezzamento è anch’esso sufficiente per “generare” un problema all’Uomo (tempo T 1/2 = 17,9 minuti). |
PRINCIPALI RADIAZIONI TELLURICHE NATURALI TIPO GAMMA |
(famiglie radioattive originate da Uranio e Torio)
DECADIMENTI DEL TORIO (232Th): ATTINIO-228 (228 Ac) PIOMBO-212 ((212 Pb) BISMUTO-212 (212 Bi) DECADIMENTI DELL’ URANIO (238U): TORIO-234 (234 Th) RADIO-226 (226 Ra) PIOMBO-214 (214 Pb) BISMUTO-214 (214 Bi) PIOMBO-210 (210 Pb) POLONIO-210 (210 Po) – Dose gamma estremamente piccola: minore di 5 x 10-5 (Rif. Prof. Ivan Veronese – Sezione di Fisica Medica) RIF. GENERALE Prof. P. Montagna Relazione “Radioattività Naturale” – Corso per Tecnici di Radiologia Medica |
RADIAZIONI NATURALI: COSA SONO? FANNO DAVVERO COSI’ MALE ALLA SALUTE? |
Le radiazioni naturali fanno parte della radioattività generata dal cosmo (radiazioni cosmiche), dal sistema solare (radiazioni solari) e dal sottosuolo (radiazioni telluriche).
Le radiazioni provenienti dal sottosuolo incidono sull’Uomo sia direttamente che indirettamente. L’azione diretta della radioattività può manifestarsi sotto forma di gas, come il Radon, o sotto forma di radiazioni alfa, beta, gamma: quest’ultima, in particolare, è la più importante poiché penetra maggiormente nel corpo della persona (mentre la radiazione alfa può infatti essere bloccata da un foglio di carta, la beta da un foglio di alluminio o da un grosso pezzo di legno, per bloccare la gamma occorrono diversi centimetri di piombo oppure innovativi sistemi di radioprotezione).L’azione indiretta della radiazione si manifesta attraverso l’impiego in edilizia di alcuni materiali da costruzione come tufo, granito, cementi, ecc. Le radiazioni naturali, essendo di tipo ionizzante, sono sicuramente cancerogene e, infatti, anche lo IARC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro) con sede al Lione (Francia) classifica questo tipo di radiazione in Classe I, ossia sicuramente cancerogena (come il benzene, l’amianto, ecc.). E’ ovvio che maggiore è la dose di radioattività che la persona subisce nel tempo e maggiore è il rischio di contrarre patologie anche di tipo degenerativo , compreso il cancro. Alcune radiazioni naturali sono ben conosciute: tutti conoscono ad esempio i raggi UV provenienti dal Sole (radiazioni solari), così come molti conoscono la radiazione tellurica del gas radon. Al contrario, pochi conoscono i “muoni”, raggi gamma provenienti dal Sole, e poche persone hanno sentito parlare di radiazioni telluriche come il Radio226, il Polonio210 (decadimenti di Uranio e Torio), lo Stronzio87, il Cesio133 e il Potassio40 (generati direttamente dal terreno). |
E’ AMPIAMENTE DIMOSTRATO: ANCHE BASSISSIME DOSI DI RADIAZIONI NATURALI
POSSONO FARCI MALE! |
E’ quanto emerso sia durante il Convegno Nazionale ARPA tenutosi a Novara dal 6 all’8 giugno 2012, e confermato anche poche settimane dopo durante il congresso
internazionale ISPRA tenutosi a fine giugno 2012 presso il prestigioso centro di ricerca europeo con sede a Ispra (VA). Sono ormai molte le ricerche effettuate sul rapporto causa-effetto di patologie anche gravi causate proprio dalle radiazioni naturali, anche in piccole dosi. In entrambi i Convegni sopracitati, la dottoressa Anna Giovanetti dell’ENEA di Roma non solo ha sottolineato la pericolosità delle radiazioni naturali anche in bassissime dosi, ma ha anche relazionato su alcune sperimentazioni di trasmissione di radioattività negli animali: la trasmissione nei pesci e nei topi.La prima sperimentazione è consistita nell’ irradiare dei pesciolini attraverso una bassissima dose di radioattività e poi, mettendoli in una vasca con altri pesci non irradiati, nel verificare se i pesciolini irradiati erano in grado di trasmettere la propria radioattività ai pesci non irradiati: in pochissimo tempo tutti i pesci non irradiati sono stati “contagiati”! Una sperimentazione analoga è stata effettuata sui topi: utilizzando basse dosi di radioattività naturale , sono stati irradiati alcuni topolini che poi, posti in gabbia, sono riusciti a “contagiare” della stessa radiazione anche altri topi che in precedenza non erano stati irradiati. Questo secondo caso è ancor più sorprendente, in quanto il “contagio” è avvenuto senza trasmissione in acqua, ma solo stando nelle vicinanze degli altri animaletti! Questo potrebbe capitare nel tempo ad esempio anche agli operatori sanitari che trattano i propri pazienti su un lettino posizionato in corrispondenza di una radiazione naturale, anche se di basso dosaggio. Il dosaggio della radiazione viene rilevato attraverso speciali spettrometri nucleari, utilizzati anche nel settore ambientale e domestico per riscontrare anche bassissime dosi di radioattività naturale di tipo gamma, sia nel terreno che nei materiali da costruzione. Proprio al Convegno Internazionale ISPRA i relatori hanno posto l’accento sul pericolo delle radiazioni naturali che, essendo ionizzanti, anche a bassissime dosi possono modificare il nostro DNA e, di conseguenza, far divenire le nostre cellule “mutagene” e, come ha detto la dott.ssa Giovanetti dell’ENEA durante la propria relazione, “è sufficiente una sola cellula mutagena a generare il cancro”. |